giovedì 5 luglio 2012

Signor Ministro, si è dimenticato di noi!

A leggere le 10 tracce di discussione proposte dal Ministero di Riccardi per la consultazione preparatoria al Forum Cooperazione di settembre sembrava che di carne sul fuoco ce ne fosse abbastanza. E invece nelle ultime settimane si moltiplicano gli appelli per bacchettare il Ministro e lamentare inaccettabili dimenticanze. Il primo arriva dalla Piattaforma EAS (ora ECM, Educazione alla Mondialtà) di Colomba (Associazione delle ONG Lombarde) che lamenta l’assenza del tema educazione allo sviluppo tra le tracce e le parole chiave proposte per il Forum. Dal Ministero si giustificano proponendo un passaggio del tema EAS verso il MIUR, luogo sicuramente deputato ad occuparsi dei percorsi didattici nazionali ma che, fino ad oggi, non ha mostrato grande interesse verso queste tematiche. La piattaforma ECM ha comunque prodotto un documento che è stato sottoposto al tavolo 7.
L’altro appello viene ieri da Aidos, che ricorda la Ministro di aver completamente dimenticato il ruolo delle donne nello sviluppo dei paesi del Sud del mondo. Non vi è infatti alcun riferimento alle relazioni di genere né al settore empowerment delle donne tra le tracce e le parole chiave proposte per il Forum. E mancano ancora più di 2 mesi al Forum….e chissà quante altre dimenticanze verranno alla luce.
Per non farci mancare niente, una la aggiungiamo noi dalla redazione. Ci sarà qualcuno al Forum o nel percorso di consultazione che possa rappresentare tutti quelli con cui l’Italia dovrebbe fare cooperazione? Le comunità locali dei paesi partner (quelli che chiamiamo beneficiari), i partner locali della società civile del sud?

1 commento:

  1. COMUNICATO DELL’UFFICIO STAMPA MINISTRO RICCARDI
    Nella lettera aperta dell’AIDOS a firma di Daniela Colombo, indirizzata al Ministro Riccardi il 5 luglio 2012l’AIDOS lamenta che “nelle tracce di discussione del Forum della cooperazione internazionale non si fa riferimento al ruolo delle donne” dei paesi del Sud del Mondo.

    In verità il ruolo delle donne informa il lavoro preparatorio in vari modi:
    • Il gruppo 1 del Forum, che verte sui temi dello sviluppo mondiale, nell’affrontare la revisione degli obiettivi del millennio (tra cui gli obiettivi 4, 5 e 6 che riguardano la salute materno infantile e delle donne), si occupa direttamente delle donne nei paesi del Sud
    • Il gruppo 1 incorpora esperti come Bianca Pomeranzi - recentemente nominata membro del Comitato ONU per l’eliminazione di ogni forma di discriminazione contro le donne.
    • Le donne sono coinvolte nella preparazione del Forum. Es. la casa internazionale delle donne fa parte del gruppo 8

    Inoltre le tracce dei gruppi a cui si riferisce la lettera di AIDOS sono servite solo per avviare la prima riunione e sono ormai superate dalla discussione.
    I gruppi terranno senz’altro presente il tema dell’empowerment delle donne nelle loro deliberazioni finali, che verranno pubblicate il 10 settembre.

    Infine, i gruppi di lavoro del Forum sono stati istituiti per affrontare le domande e i nodi da sciogliere della cooperazione italiana. Essi, incentrati su domande chiave come settori e paesi, sono incentrati sui “nodi” della cooperazione come ad esempio “dove stare” (i paesi), “cosa fare” , i settori, le eccellenze i punti di forza, il multilaterale, etc. Essi quindi non considerano la donna come un “settore a parte” ma volutamente incorporata in un approccio trasversale, così come riconosciuta nel dibattito internazionale in corso sul post-2015.

    Nella sua lettera l’AIDOS sostiene di non essere stata invitata al Forum.

    In verità l’AIDOS è già inclusa nella lista degli invitati ma gli inviti non sono ancora partiti, essendo stata definita solo recentemente la data finale del Forum (1-2 ottobre 2012).

    Infine nella sua lettera AIDOS insiste sull’assenza italiana sul tema della salute riproduttiva e chiede la partecipazione dell’Italia all’incontro di Londra dell’11 luglio.

    Il summit di Londra non è una conferenza ONU o multilaterale ma un’iniziativa bilaterale. L’Italia ne segue con interesse gli esiti. L’obiettivo della conferenza è raccogliere contributi volontari. Com’è noto la cooperazione italiana non dispone attualmente di fondi.

    L’Italia partecipa agli eventi multilaterali sulle donne in particolare e dell’UNFPA, finanziando in particolare la lotta alle mutilazioni genitali femminili.

    Ufficio Stampa ministro Riccardi

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